Vertice UE: Tasse per Banche e Transazioni

di Gianfilippo Verbani 6


 Una tassa per le banche ed un’altra da applicare a tutte le transazioni finanziarie. Si chiedeva una reazione forte all’Eurogruppo riunito oggi per affrontare la grave situazione economica che rischia di travolgere intere nazioni, e reazione forte è stata, anche se i contorni restano ancora da precisare (ed è qui che potrebbero cominciare i timori…). Le misure erano nell’aria già da alcuni giorni, ma fino a quando non si è deciso con risolutezza di intraprendere questa strada, abbiamo deciso di limitarci a riferire alcune semplici dichiarazioni d’intenti. Oggi, però, è giunta la tanto attesa ufficialità, con l’annuncio dei 27 dell’accordo raggiunto al vertice Ue a Bruxelles tra i capi di Stato e di governo.

Ognuno, sovrano rispetto al proprio orticello, avrà la facoltà di decidere le modalità con le quali intraprendere questo percorso. Però, di sicuro, tutti dovranno adeguarsi: tasse sulle banche nei rispettivi Paesi, visto che sono state proprio le banche a chiedere un aiuto quando c’era poco di che stare allegri ed ora gongolano, ridistribuendo dividendi interessanti, dopo aver attinto pesantemente agli aiuti pubblici (a onor del vero dobbiamo spezzare una lancia in favore degli istituti italiani, che da questo punto di vista si sono sempre professati cauti). Più, per non saper né leggere né scrivere (né con chi prendersela…) l’intenzione di promuovere l’idea di una tassa mondiale sulle transazioni finanziarie durante il prossimo vertice del G20 che si terrà a Toronto, in Canada.

Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, durante la conferenza stampa a margine del consiglio europeo, ha confermato che «la volontà del Consiglio è portare avanti queste due proposte». Ancora più esplicita Angela Merkel, Cancelliere tedesco: «Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato» Per la Merkel  «i mercati finanziari devono essere resi più responsabili». Il prelievo a carico degli istituti finanziari, si legge nella bozza, dovrà soddisfare i principi di urgenza ed equità: c’è fretta, insomma, di risolvere le grane. Senza però andare ad intaccare il dogma della concorrenza “ad armi pari” su cui si fonda l’Unione (monetaria) europea.


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