Unimedica 2 – il ritorno: l’indennità di ricovero ospedaliero

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La (buona) salute ha un valore inestimabile: impossibile stabilirne il prezzo, semplicemente perché non ce l’ha così come non ce lo può avere la gioia di sapere sempre accanto a voi, il più a lungo possibile, le persone a voi più care. In tutto questo ragionamento, però, una cosa non del tutto vera c’è: la salute, infatti, un prezzo ce l’ha eccome, e non tutti sono in grado di sostenerlo pur desiderando con tutte le forze di riuscire a farlo. A questo punto, o ci si trova costretti a chiedere un prestito tale da consentire di sostenere le cosiddette “spese mediche impreviste” (mai che qualcuno immagini che gli potrà capitare di stare male…), oppure si anticipa il problema stipulando una polizza per l’indennità di ricovero ospedaliero. Come Unimedica di Unipol.

Abbiamo già avuto modo di apprezzare altrove la “gemella” per il rimborso delle spese sanitarie. Già, ma quando il ricovero è ormai un dato di fatto c’è una parte, una componente che difficilmente viene presa in analisi: se si è in ospedale, non si può essere anche contemporaneamente al lavoro. Tanto che, se il problema fisico si protrae, il lavoro si rischia anche di perderlo, specialmente se si è imprenditori di se stessi. Ecco allora che con Unimedica di Unipol avrete accesso ad una diaria per il ricovero, oppure ad un indennizzo che vi consenta di sostenere i costi sanitari, come ad esempio la dotazione di materiali idonei per rendere più lieve la vostra condizione di ammalati.

Unimedica è valida in tutto il mondo, non va mai in ferie (nel senso che vi tutela 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno), e prevede anche l’esistenza, così come l’accesso, di un esclusivo servizio di consulenza ed assistenza medica fornito da personale specializzato. Inoltre, i suoi vantaggi possono essere estesi (anzi, lo sono “di diritto”) a tutti i componenti del vostro nucleo familiare, e l’indennizzo raddoppia quando, in conseguenza di un unico evento, dovesse verificarsi il ricovero contemporaneo dei coniugi.