Torna a crescere la propensione al risparmio degli italiani nel 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta

Nel corso del 2013 è aumentata la propensione al risparmio delle famiglie italiane. Nel corso dello scorso anno infatti la predisposizione al risparmio delle famiglie italiane è stata pari al 9,8 per cento, con un aumento dell' 1,4 per cento rispetto all' anno precedente.


 Nel corso del 2013 i cittadini italiani sono stati protagonisti dal punto di vista finanziario almeno di un risultato positivo, quello relativo alla loro propensione al risparmio, che è tornata a crescere rispetto al passato.

Gli italiani preferiscono il risparmio di breve termine

Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Istat, nel corso del 2013, nonostante la crisi economica, il reddito degli italiani è aumentato dello 0,3 per cento anche se il potere di acquisto delle famiglie nello stesso periodo è calato dell’ 1,1 per cento rispetto all’anno precedente. Si tratta del livello complessivo più basso di potere di acquisto rilevato a partire dal 1995, almeno dal punto di vista delle serie Istat. L’istituto ha anche riferito che il reddito disponibile delle famiglie nell’ultimo trimestre dell’anno è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, mentre era cresciuto dell’ 1,1 per cento rispetto 2012.

Si riduce il tasso di risparmio nel secondo trimestre 2013 secondo la BCE

Se i dati Istat si traducono in una situazione ancora negativa dal punto di vista dei consumi, nel corso del 2013 è aumentata la propensione al risparmio delle famiglie italiane. Nel corso dello scorso anno la predisposizione al risparmio delle famiglie italiane è stata pari al 9,8 per cento, con un aumento dell’ 1,4 per cento rispetto all’ anno precedente. Per quanto riguarda invece i dati relativi al quarto trimestre del 2013, la propensione al risparmio degli italiani è stata pari al 10,2 per cento, più o meno invariata rispetto al trimestre precedente, ma in detto aumento rispetto allo stesso trimestre del 2012, con un aumento dell’ 1,7 per cento.

Per quanto riguarda invece l’andamento dei conti delle società, nel corso del quarto trimestre del 2013 la quota di profitto è stata pari al 39,7 per cento, in aumento di uno 0,7 per cento rispetto trimestre precedente e in aumento di uno 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012.

Per quando riguarda invece il tasso di investimento delle società, questo è sceso del 19,7 per cento nel corso del 2013, con una riduzione dello 0,6 per cento rispetto al 2012.