Tassi invariati e meno aiuti governativi per la FED nel 2014

di Gianfilippo Verbani Commenta

Restano al minimo storico i tassi di interesse della FED e gli aiuti, cioè il quantitative easing, scendono a 35 miliardi di dollari in totale, così ripartiti: 20 miliardi di Treasury e 15 miliardi di dollari di titoli legati ai mutui.


 Nel corso degli ultimi giorni anche la FED, la banca centrale americana, ha rivisto le stime di crescita dell’economia USA e ha preso nuove decisioni in materia di politica monetaria e di aiuti governativi al sistema, che rimane ancora abbastanza debole. Due in particolare sono state le direttive giunte al termine della riunione di due giorni in cui si è avuta la consulta del FOMC, il braccio della politica monetaria della FED. 

La FED riduce l’acquisto di bond a 45 miliardi di dollari al mese

La prima decisione si pone decisamente in linea con quella presa anche recentemente dalla BCE, sulla falsa riga di un allentamento della politica monetaria. La Fed ha infatti deciso di lasciare invariati i tassi di interesse, che sono attualmente compresi su valori che rappresentano il loro minimo storico, oscillando tra lo 0 per cento e lo 0,25 per cento, valore a cui erano stati portati nel corso del mese di novembre 2008.

Per la Federal Reserve i tassi rimarranno bassi a lungo

L’altra decisione presa dalla FED in questi giorni è stata quella di tagliare ulteriormente gli aiuti all’economia americana, riducendo il livello dell’acquisto dei bond. Già alcuni mesi fa questi aiuti erano stati ridotti di circa 45 miliardi di dollari al mese e ora la riduzione decisa è stata pari a 10 miliardi di dollari al mese.

Gli aiuti scenderanno quindi a 35 miliardi di dollari in totale, che saranno così ripartiti: 20 miliardi di Treasury e 15 miliardi di dollari di titoli legati ai mutui.

La FED ha così dichiarato che i tassi di interesse rimarranno bassi ancora per lungo tempo fino a quando il quantitative easing, il programma di acquisto di titoli di stato sarà terminato.