Tassi Bund tedeschi sfiorano il 2% ai massimi da 17 mesi

di Gianfilippo Verbani Commenta


 I dati macroeconomici relativi all’area euro, pubblicati negli ultimi tempi, hanno evidenziato uno scenario in lieve miglioramento, soprattutto in Germania. Le notizie positive sull’andamento dell’economia tedesca, e quelle che fanno intravedere una ripresa nell’eurozona, non fanno però bene al Bund, che sta sperimentando una veloce risalita dei tassi. Il rendimento del titolo di stato tedesco con scadenza a dieci anni è salito fino all’1,93%, sfiorando così la soglia psicologica dei tassi decennali al 2%. Per il Bund si tratta del tasso più alto degli ultimi 17 mesi.

Venerdì Ewald Nowotny, membro austriaco del board della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che al momento non ci sarebbero i presupposti per un nuovo taglio dei tassi di interesse nell’eurozona, in quanto l’economia sta attraversando una fase più favorevole rispetto ai mesi precedenti ed è ormai in corso una leggera ripresa. Oltre a Nowotny, anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgan Schaeuble, ha allontanato l’ipotesi di una nuova riduzione del costo del denaro, avanzando addirittura l’ipotesi di un rialzo in caso di miglioramento dei fondamentali economici (tassi BCE potrebbero salire secondo Bundesbank).

Venerdì le vendite sul Bund sono aumentate quando è stato pubblicato il dato sulla fiducia dei consumatori nell’area euro, risultato migliore delle attese. I prezzi sono così scesi per la terza seduta consecutiva, configurando uno scenario poco favorevole al Bund in una fase di ripresa dell’economia europea. D’altronde il titolo governativo tedesco è da sempre considerato una sorta di “bene rifugio”, per cui tende ad apprezzarsi maggiormente (con la conseguente discesa dei tassi) in fasi di difficoltà dell’economia.

Il trend di rialzo dei tassi del Bund non è un caso isolato. Anche i rendimenti dei titoli di stato di altri paesi “core” dell’eurozona sono aumentati molto nelle ultime settimane. Basta pensare che i tassi decennali sul bond governativo olandese sono balzati ai massimi da aprile 2012, mentre quelli sul bond governativo austriaco ai top da luglio 2012. Se fino a qualche mese fa si scappava dal rischio preferendo i titoli più solidi e sicuri (fly-to-quality), oggi gli investitori vendono ciò che è sicuro semplicemente per il fatto che il costo di detenzione di questi titoli è diventato troppo elevato.