Conti deposito e tassi Bce, facciamo il punto

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Luglio 2011 si avvicina, e di conseguenza anche la probabile decisione della Bce, la Banca centrale europea, di innalzare di un altro quarto di punto il costo del denaro, all’1,50% dall’attuale 1,25%. Trattasi per certi versi di una scelta obbligata per tutta una serie di ragioni; in primis c’è da fare i conti in Eurolandia con un andamento dell’inflazione ben al di sopra dei livelli di guardia, ed in particolare sopra quel 2% che il presidente Trichet ha sempre considerato come uno spartiacque tra una politica monetaria accomodante ed una restrittiva. Poi il mercato preme al rialzo sui rendimenti dei titoli pubblici, a partire da quelli dei cosiddetti Paesi periferici dell’Eurozona; così come il tasso euribor a piccoli passi, dopo giorno giorno, segna nuovi massimi da oltre due anni a questa parte.

Insomma, a fronte di tale scenario investire i risparmi in strumenti di investimento con un’ottica di medio e lungo termine può essere un azzardo; guardando ad esempio alle Borse, in questo momento, la volatilità è tale che non si può di certo mettere la mano sul fuoco sul poter entrare sul bottom di breve periodo del mercato. Anzi, sui mercati aleggia lo spettro del default della Grecia che sta mettendo sotto pressione i titoli di Stato di Irlanda, Portogallo, Spagna e, negli ultimi giorni, anche dell’Italia.

Di riflesso l’investimento più “sicuro”, anche se meno redditizio, è quello di investire la liquidità nel breve e nel brevissimo termine. Come e dove? Ebbene, al riguardo in aiuto dell’investitore prudente ci sono sia i conti di deposito remunerati, sia i conti correnti remunerati. In entrambi i casi non esiste il prodotto migliore per eccellenza, ma quello più congeniale in ragione anche dell’importo da investire. Ci sono tanti prodotti discretamente remunerati anche sfruttando le promozioni; per poter scegliere il “migliore” si possono sfruttare le potenzialità offerte dai comparatori online, oppure visitare i siti di banche quali, tra le altre, Ing Direct, CheBanca!, Barclays, IBL Banca, IW Bank, Webank e Banca Ifis.