Tasse, Italia sesta, italiani tartassati e senza servizi

di Daniele Pace Commenta


 L’Ocse pubblica la classica dei paesi secondo la loro tassazione e l’Italia è sesta nel 2016 con il 42,9% in rapporto al Pil. Un lieve calo rispetto al dato dell’anno precedente, ma a preoccupare gli italiani è il rapporto con i servizi offerti. L’Italia infatti è dietro a Danimarca (45,9%), Francia (45,3%), Belgio (44,2%), FInlandia (44,1%) e Svezia (44,1%), seguita da Austria (39,4%) e Ungheria (38,8%), ma quei paesi hanno tutti un welfare nettamente migliore rispetto al nostro paese. La tassazione media nell’Unione Europea sale al 34,3%, di 0,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente, con sette paesi, quelli sopra menzionati, che si segnalano per una tassazione più alta del 40%. In Europa la pressione fiscale è comunque diminuita, nella media, rispetto a 17 anni fa, quando era al 44,1%. L’Italia ha sempre un’alta tassazione, e non riesce a scendere al di sotto del 40%, cosa successa solo fino al 2005, quando si era arrivati al 39,1%.

Nel mondo invece, le nazioni che hanno la pressione fiscale più bassa rispetto al Pil sono Messico (17,2%), Cile (20,4%), Irlanda (23%), Turchia e Stati Uniti (25,5%).
A pesare, in Italia, sono soprattutto le tasse sul reddito, che rappresentano il 26% delle entrate dello stato, mentre nelle altre nazioni, la media di questo dato è al 24,4%. Poi ci sono i versamenti per i contributi, che pesano per il 30,1%, mentre la media Ocse è al 25,8%. Per quel che riguarda le società, la media Ocse è al 8,9% mentre l’Italia incassa solo il 4,7%.