Tassi italiani quasi raggiunti dai tassi spagnoli

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Fino a qualche mese fa la Spagna aveva un costo di finanziamento del proprio debito pubblico anche di 100-150 punti base superiore a quello dell’Italia. Poi qualcosa è cambiato e ormai l’aggancio è in dirittura d’arrivo. Sono ormai diverse settimane che gli investitori internazionali tendono a preferire i titoli di stato spagnoli a quelli italiani. Venerdì, in chiusura dei mercati,lo spread Btp-Bund ha chiuso a 255 punti base, mentre lo spread Bonos-Bund a 257 punti. Livelli così vicini tra i tassi decennali di Roma e Madrid non si vedevano da un anno e mezzo.

Secondo gli esperti più pessimisti nei prossimi giorni potrebbe avvenire addirittura il sorpasso, ovvero i tassi sui titoli di stato italiani a dieci anni dovrebbero essere più alti di quelli spagnoli. Ma qual è la motivazione alla base dell’aggancio di Madrid a Roma? Da un punto di vista dei fondamentali economici l’Italia sembra essere messa decisamente meglio, nonostante i gravi problemi legati alla recessione prolungata, alla disoccupazione dilagante e all’enorme debito pubblico.

Madrid ha la disoccupazione più alta d’Europa (27,3% contro l’11,9% dell’Italia), solo la Grecia sta peggio (qui ci si avvicina addirittura al 50%). Secondo l’Ocse quest’anno il pil si contrarrà dell’1,7%, per poi crescere appena dello 0,4% nel 2014 (valori molto simili a quelli dell’Italia). Il debito pubblico spagnolo è più basso (92% del pil contro il 130% dell’Italia), ma i problemi delle banche domestiche non fanno dormire sonni tranquilli a Madrid. Senza contare che il deficit spagnolo potrebbe balzare al 7% quest’anno, contro il 3% dell’Italia. Infine, le famiglie spagnole presentano livelli di indebitamento molto più alti di quelle italiane, a causa dello scoppio della bolla immobiliare.

L’aggancio spagnolo, e il possibile sorpasso, dipendono soprattutto dallo scenario politico. L’Italia si trascina gravi problemi politici da anni e negli ultimi due anni l’esecutivo non è mai stato stabile. Ora la discussione sulla possibile decadenza di Silvio Berlusconi da senatore potrebbe aprire una nuova finestra di crisi, con il rischio di un clamoroso crollo del governo Letta. I tassi sui BTP decennali sono ora poco sopra il 4,5% e lo spread a 255 (leggi anche Tassi BTP in lieve rialzo in asta poco sotto il 4,5%). Tuttavia, in caso di caduta dell’esecutivo, secondo molti analisti lo spread Btp-Bund potrebbe ritornare a 360 punti.