Tassi carte di credito revolving oltre il 25%

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Le carte di credito revolving sono ormai sempre più famigerate piuttosto che apprezzate, tanto che molti istituti di credito hanno deciso di ritirare questi prodotti finanziari dal mercato per non intaccare la propria immagine. Eppure molte banche e altri intermediari finanziari continuano a offrire queste carte di credito dai tassi al limite dell’usura, che rischiano spesso di mettere in ginocchio le famiglie con entrate insufficienti per rimborsare il debito alla scadenza prefissata. In base alle ultime rilevazioni di Bankitalia, i tassi applicati sulle carte revolving restano eccezionalmente elevati.

In base ai dati riferiti al mese di giugno, Via Nazionale ha calcolato che i tassi soglia su base annua fino a 5.000 euro possono toccare clamorosamente il 25,2%, mentre per importi superiori ai 5.000 euro si arriva all’applicazione di un tasso del 19,25%. Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e pronte a una vera e propria battaglia, per tutelare soprattutto quelle famiglie con redditi molto bassi a rischio sovraindebitamento anche a causa di queste particolari carte di credito.

Per comprendere quanto siano pericolose le carte revolving, per ottenere in prestito 2.000 euro si arriva a pagare più di 4.000 euro in spesa per interessi passivi nel giro di 6 anni. E’ chiaro che queste carte di credito, soprattutto per chi fatica a capire la rischiosità del prodotto, possono creare i presupposti per un pericoloso peggioramento della condizione economico-finanziaria del debitore. Le carte revolving rientrano nella categoria delle carte di credito, ma presentano un funzionamento nettamente diverso. Sono praticamente dei prestiti non finalizzati, che consentono di procedere subito con gli acquisti desiderati.

Sono delle carte di debito, in quanto si può pagare in rate mensili successive. L’intermediario finanziario mette a disposizione una linea di credito, che può essere utilizzata sia per i prelievi dagli sportelli automatici sia per gli acquisti. Il plafond della carta viene ricostituito gradualmente attraverso il pagamento di rate mensili, ma gli interessi sono altissimi. Inoltre, il mancato pagamento di una rata comporta l’applicazione di penali davvero pesanti da digerire, senza contare che i costi aumentano con la stipula di una polizza assicurativa a garanzia del debito.