Mutui, per quelli variabili in arrivo rincari fino al 61%

di Daniele Pace Commenta


Il tasso da cui si partiva a gennaio dello scorso anno era pari allo 0,67%. La rata, quindi, si aggirava in media intorno ai 456 euro. Lo stesso tasso, in questo mese, è arrivato ad un passo dal 4,95%, con una rata che, mediamente, è salita fino a 726 euro all’incirca. Stando alle attuali previsioni di mercato, ecco che il tasso Tan potrebbe essere ancora protagonista di un boom verso l’alto, per poi ritirarsi nuovamente nel corso del prossimo anno.

Con il nuovo aumento dei tassi di interesse messo in atto dalla Bce, ecco che tutti coloro che hanno firmato un contratto di mutuo medio variabile a gennaio dello scorso anno, ha dovuto affrontare un rincaro di oltre il 60%. Si tratta di una percentuale che sfiorerà il 61% durante il prossimo mese di dicembre, mentre secondo le previsioni dovrebbe poi ridursi a luglio del prossimo anno al +57% in confronto alla rata da cui si partiva.

Secondo quelle che erano le precedenti previsioni di mercato, l’Euribor a 3 mesi, che nel corso delle ultime settimane ha perso un po’ del suo smalto in termini di crescita, salirà fino a toccare un picco tra il mese di novembre e quello di dicembre, fino al momento in cui dovrebbe arrivare al 3,86%. Si tratta di un trend che dovrebbe trascinare il tasso del mutuo medio fino ad andare oltre il 5,1%, con una rata che si aggira intorno a 734 euro.

Nel corso del prossimo anno, ecco che il tasso dovrebbe ridursi fino da arrivare al 5,02% durante il prossimo mese di marzo, per poi ridursi ancora di più e scendere al 4,83% durante il mese di giugno del prossimo anno. In base alle aspettative degli addetti ai lavori, almeno fino al termine del 2023, chi ha sottoscritto un mutuo con un tasso variabile, dovrà per forza di cose far fronte ad altri incrementi. In maniera progressiva, però, a partire da dicembre, i tassi cominceranno a seguire una stabilizzazione, per poi riprendere a diminuire e a rimettersi al di sotto della soglia del 3%, con ogni probabilità questo dovrebbe avvenire intorno alla metà del 2025. Un po’ meglio va per tutti coloro che hanno meno di 36 anni e hanno sottoscritto un contratto dii mutuo per l’acquisto della prima gasa, che potranno ancora sfruttare le condizioni agevolate di garanzia fino ad arrivare all’80%. Una situazione che continuerà in questo senso quantomeno fino al prossimo 30 settembre, in seguito alla proroga che è stata comunicata da parte del Governo Italiana che durerà altri tre mesi.