Bond Ubi Banca tasso fisso 2013-2016 1,6%

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Tra qualche giorno Ubi Banca collocherà un bond a tasso fisso con durata di due anni e mezzo, in una fase ancora abbastanza favorevole per le emissioni di bond bancari a tassi non particolarmente elevati. Ubi Banca è uno dei principali gruppi bancari italiani. E’ attiva in tutto il paese e in bilancio presenta 91 miliardi di euro di prestiti netti su 128 miliardi di attivo (ovvero il 71%). Il bond è in fase di emissione fino al 13 settembre. Andiamo ora a vedere quali sono le principali caratteristiche di questa obbligazione bancaria.

Si tratta di un bond senior con scadenza 13 marzo 2016, che presenta una cedola fissa annua dell’1,6%. La cedola viene pagata su base semestrale. Il titolo si chiama UBI 2013/2016 1,6% e ha il seguente codice ISIN: IT0004952435. Il rendimento offerto riesce appena a coprire l’inflazione italiana attesa, visto che i contratti inflation swap segnano 1,1% a tre anni. Senza girarci troppo intorno, il bond a tasso fisso di Ubi Banca perde senza dubbio il confronto con un BTP o un bond simile già quotato dalla stessa banca.

Attualmente sul mercato MOT delle obbligazioni di Borsa Italiana è presente un bond con una scadenza inferiore (dicembre 2014) ma con un rendimento del 2,45% (il codice ISIN del titolo in questione è IT0004855562). Inoltre, lo stesso BTP scadenza aprile 2016 rende più o meno il 2,2%, presentando probabilmente un livello di rischio più basso rispetto al nuovo bond senior di Ubi Banca. Bisogna poi ricordare che questo bond in fase di emissione non sarà quotato, quindi sarà negoziabile esclusivamente con i collocatori.

Il prezzo sarà determinato con uno spread sui tassi swap del momento di 0,981%, lo stesso differenziale applicato al momento dell’emissione. Il rating della banca è BBB- per Standard & Poor’s, Baa2 per Moody’s e BBB+ per Fitch. I punti di debolezza più evidenti di questo bond sono il basso rendimento e la mancata quotazione sul MOT. Inoltre, occhio anche alle elevate commissioni: sono previsti oneri impliciti e di collocamento pari all’1,25% all’anno! Insomma è un titolo decisamente poco conveniente.