Prezzo assicurazione terremoto

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Poche ore fa abbiamo cercato di comprendere in che modo potrebbe funzionare l’assicurazione contro il terremoto e contro le calamità naturali. Proviamo ora a comprendere quanto potrebbe costare l’adeguata protezione contro i sismi, considerando che le clausole di protezione contro il terremoto è generalmente compresa all’interno di un pacchetto che ricomprende altresì le protezioni contro ulteriori calamità naturali (ad esempio, le inondazioni).

Il prezzo dell’assicurazione sul terremoto ha un costo dipendente dalla natura della casa e del territorio di riferimento. In altri termini, così come accade con qualsiasi altra polizza assicurativa, il premio del contratto dipenderà dal rischio calcolato dall’istituto assicurativo. Considerando che il 70% delle abitazioni degli italiani è a rischio sismico, e che solo le nuove costruzioni sembrano essere indirizzate verso i criteri anti-sismici.

Secondo quanto affermato da Paolo Clemente, responsabile del laboratorio rischi sismici di Enea, “per un condominio di 3-4 piani lo studio da parte di un ingegnere può costare fra i 50 e i 100mila euro in assenza di progetto e qualcosa in meno se l’esperto ha già in mano un progetto, quindi un’indicazione di partenza da cui far partire le analisi”.

AURORA ASSICURAZIONI, LA POLIZZA DI PROTEZIONE DELLA CASA

Un costo molto rilevante, affrontato il quale, tuttavia, il prezzo della polizza assicurativa potrebbe subire un serio beneficio. Ad ogni modo, prosegue Clemente, “il premio assicurativo stimato per singola unità immobiliare oscillerebbe tra i 100 e i 200 euro l’anno. Il costo sarebbe proporzionale alla pericolosità sismica della zona in cui è ubicato l’edificio. Ma pagherebbero ovviamente di più i proprietari degli edifici che oggi non sono a norma. In questo modo si potrebbero ricavare circa 4-5 miliardi l’anno che consentirebbe di aiutare le popolazioni terremotate e salvare le case oggi a rischio, spalmando sull’intera popolazione i costi di manutenzione delle vecchie costruzioni che senza economie di scala, e quindi, sulle spalle di singoli condomìni, sarebbero difficilmente sostenibili”.