Lavoro. I dati sono contrastanti. Stabilità e precarietà a braccetto

di Daniele Pace Commenta


 Il rapporto dell’Inps sul lavoro presenta dati contrastanti, rilevati per il mese di giugno. Si tratta degli ultimi dati disponibili. Il semestre ha mostrato dati positivi per alcuni aspetti e dati negativi per altri. I contratti stabili sono in positivo, ma calano notevolmente a giugno. Senza l’ultimo mese del semestre così negativo, a peggiorato i dati medi.

I dati

Il saldo dei contratti stabili vede un +140.000 unità, ma a giugno hanno segnato un meno 6790 unità.
Ma rispetto al 2017 il risultato è comunque positivo, e segnala un +18.000. Il primo semestre del 2018, sono stati assunti 3.892.000 lavoratori, ovvero il 6,9% in più. Di questi, i contratti a tempo indeterminato sono al +1,7%, quelli a tempo determinato il +5,9%. I contratti di apprendistato segnano un +11,2%, mentre i contratti stagionali hanno segnato il +2,8%. Infine i contratti in somministrazione sono al +16,3% e i contratti intermittenti al +6,5%.
Molti contratti sono stati trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato. Queste trasformazioni sono passate da 142.761 a 226.622. Si tratta di un aumento del 58%.
Scendono drasticamente le ore di cassa integrazione, del 57,4%. da 34 milioni di ore si è passati a 14,5 milioni.

Però a giugno sono aumentate le domande di disoccupazione per circa 142.185 unità.