Mutuo casa a tasso variabile da CR Asti

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il mutuo casa a tasso variabile, della Cassa di Risparmio di Asti, è un finanziamento immobiliare con garanzia ipotecaria di primo grado, utilizzabile dalla clientela dell’istituto di credito per poter acquistare, costruire o ristrutturare la prima o la seconda casa di proprietà, con restituzione del capitale nel medio e nel lungo termine, a condizioni di onerosità indicizzate all’andamento di un parametro di riferimento dal valore mutevole nel tempo, nella fattispecie rappresentato dall’Euribor di periodo.

A causa della costruzione del tasso finito sulla base del parametro di indicizzazione sopra esposto, il piano di ammortamento sarà costituito da una serie di rate di importo non costante, poiché influenzato dall’andamento positivo (in deprezzamento) o negativo (in apprezzamento) del tasso di interesse di riferimento, garantendo al mutuatario la titolarità di un finanziamento dall’onerosità sempre in linea con quanto previsto dalle condizioni di mercato.

Per quanto concerne le ulteriori caratteristiche di prodotto, ricordiamo come l’importo finanziabile possa giungere fino a un massimo dell’80% del valore di garanzia dell’immobile, mentre la durata del piano di ammortamento potrà essere compresa tra un minimo di 10 anni e un massimo di 30 anni, con possibile estinzione anticipata del debito residuo in qualsiasi momento, anche per importi parziali rispetto al totale, senza pagamento di alcuna penale.

MUTUO TASSO VARIABILE CON CAP DAL CREDITO DEL LAZIO

Infine, segnaliamo come il finanziamento casa a tasso variabile della Cassa di Risparmio di Asti possa essere integrato con una serie di coperture assicurative: quelle obbligatorie sono rappresentate da una copertura contro i rischi di incendio e di scoppio sull’immobile; quelle facoltative sono invece rappresentate dalle coperture contro i pericoli di infortunio, di malattia grave o di perdita involontaria del proprio posto di lavoro, a copertura totale o parziale del debito residuo (a seconda dell’entità dell’infortunio, della malattia o del pregiudizio sofferto dal soggetto debitore in sede di rimborso).