Tassi mutui, è più vantaggioso quello variabile o quello fisso

di Daniele Pace Commenta


Una delle domande che più ricorrono nella testa di tantissime persone che hanno in mente di fare un mutuo. Si tratta di una domanda che ronza nei pensieri in modo particolare di tutti coloro che hanno intenzione di acquistare una nuova casa.

C’è da sottolineare come, per il prossimo anno, alla fine le incognite sono sempre quelle, ma in aggiunta c’è un problema che si chiama inflazione e che sta galoppando sempre di più, fino a toccare il 4.9% in tutta Europa nel corso del mese di novembre. Non solo, dal momento che c’è da considerare anche come i tassi di interesse siano attraversati da una fase di cambiamento.

Per quanto riguarda l’inflazione, va messo in evidenza come un primo riflesso diretto sui mutui sia ancora assente. Un’indicazione interessante si può trarre dal fatto che gli Eurirs, ovvero dei valori che vengono presi come sistema di riferimento, sfruttati anche da parte delle banche per effettuare il calcolo del tasso fisso in relazione ai mutui, sono in calo dopo le dichiarazioni rilasciate da Lagarde, a capo della Bce.