Auto a metano: conviene averle o no. Una piccola guida

di Daniele Pace Commenta


 Le auto a metano, con la rivoluzione elettrica, stanno passando in secondo piano, eppure sono sempre dei veicoli emici dell’ambiente e del portafogli. Sono alimentate a gas naturale compresso, una miscela di gas composta di cui il metano è l’elemento principale, mentre sono presenti anche butano, propano, e altro. Non sono vetture a zero emissioni, ma comunque non inquinano come le auto a benzina e diesel.

Le auto a metano

Sono certamente auto più verdi e “risparmiose”, per usare un vecchio aggettivo inventato per la pubblicità della prima Uno, negli anni 80. Emettono inquinanti, ma in misura molto minore rispetto ai combustibili classici, e spesso godono del vantaggio di non essere bloccate a causa dell’inquinamento, quando i livelli sono troppo alti.

Non tutti sono d’accordo nel loro utilizzo, proprio perché comunque inquinanti, con dati a volte contrastanti. Per questo molti preferiscono il biometano, sperimentato anche da tanti marchi, primo fra tutti la Volkswagen.

Ma le auto a metano costano anche poco, pur dovendo installare il costoso impianto. Il metano infatti costa molto meno, ed è esentato dal bollo auto.

Poi consumano meno di benzina (-55%) e diesel (-35%), con un risparmio tra i 15 e i 20 euro a pieno.

Installare un impianto costa però dai 1.500 ai 2.500 euro, e lo sprint è inferiore a quello dei motori a benzina. Poi c’è il problema rifornimento, che non può essere self-service, e soprattutto non è ben distribuito sul territorio.