Nuova indagine Agcom sulla libertà di modem per Fastweb e Vodafone

di Daniele Pace Commenta


 Fasteweb e Vodafone sono di nuovo sotto accusa da parte dell’Autorità per le Comunicazioni (AgCom) perché non avrebbero rispettato la libertà di modem, sancita dal luglio 2018, che consente di usare un proprio dispositivo privato per navigare in rete. Secondo l’Authority, i due provider avrebbero limitato le chiamate Voip, violando così il diritto degli utenti che avevano scelto un modem diverso da quello fornito dalle due aziende.

Le promesse delle due aziende

La reazione di Fastweb e Vodafone è stata la promessa di modificare il loro comportamento, entro questo mese. Scatterà probabilmente la multa, per la loro condotta, pur con il ravvedimento. È molto infatti che l’AgCom battaglia con i provider internet per questo motivo. Le due aziende resteranno chiaramente sotto osservazione, in modo che rispettino la delibera numero 348/18/Cons.

La contestazione dell’Autorità riguarda la limitazione delle telefonate agli utenti che avevano scelto un altro modem, e quindi la violazione dell’articolo 3 comma 4 della delibera, che garantisce l’utente dal subire “pregiudizi in termini di ritardi, interruzioni, impedimenti o deterioramenti nella qualità” per l’utilizzo di internet quando questi abbia deciso di utilizzare un altro modem acquistato da aziende diverse dal provider.

L’AgCom sta indagando le stesse aziende anche per la fibra, e in particolare per i cavi da utilizzare. Nei modelli proposti infatti, sembra che ci sia un problema tecnico che costringerebbe i clienti ad dover richiedere un ulteriore modem di proprietà delle aziende.