Tasso prestiti vicino all’usura? Ecco come scoprire se superano il limite

di Daniele Pace Commenta


Il tasso o i tassi di interesse che vengono messi in atto da parte delle banche possono raggiungere percentuali anche decisamente elevate. Per tutti coloro che hanno scelto di contrarre un mutuo piuttosto che un finanziamento dopo il 2003, uno dei migliori consigli da seguire è indubbiamente quello di verificare il tasso di interesse che è stato applicato e capire se nel momento in cui è avvenuta la firma del contratto, quel tasso era maggiore in confronto alla soglia, oltre la quale poi si entrava nella fattispecie dell’usura.

Gli interessi vanno alle stelle, con le famiglie che si trovano in situazioni sempre più complicate. Un allarme che è stato lanciato da parte del Centro Studi di Unimpresa, secondo cui ci potrebbe essere un cartello tra i vari istituti bancari che porterebbe ad aumentare sempre di più i tassi di interesse che riguardano sia i mutui che i finanziamenti, spesso e volentieri arrivando a toccare il confine con l’usura.

Secondo quanto è stato diffuso da parte dell’associazione, quindi, l’analisi dei tassi medi che sono stati applicati dalle banche partono da una percentuale pari all’1.81% per quanto concerne i mutui ipotecari, fino ad arrivare a un altissimo 11,14% in riferimento a una normalissima cessione del quinto, ovvero una delle forme di credito maggiormente diffusa in Italia.

Il discorso non cambia poi così tanto in riferimento al credito revolving, ovvero quel meccanismo che offre la possibilità di pagare a rate tramite le carte. Infatti, in riferimento a tale fattispecie, i tassi medi che vengono applicati da parte delle banche possono arrivare a sfiorare quota 16%. Quindi, per evitare di trovarsi nei guai, la cosa migliore da fare è quella di optare per il finanziamento già adeguato. 

Tutti coloro che hanno contratto un mutuo piuttosto che un finanziamento in seguito al 2003, deve sempre andare a verificare il tasso di interesse che è stato stabilito all’atto della sottoscrizione, visto che potrebbe risultare maggiore in confronto alla soglia che è stata fissata, e oltre la quale ci si ritrova nella casistica dell’usura. 

In tutte queste situazioni, quindi, c’è il diritto a effettuare la richiesta di rimborso degli interessi maggiorati che sono stati applicati da parte delle banche. È previsto da una sentenza della Cassazione, nello specifico la 350 del 2013. Inoltre, tale controllo può essere svolto anche tramite l’apposito calcolatore proposto dall’associazione Altroconsumo sul suo sito nella sezione dedicata ai mutui e lo stesso discorso vale pure per i finanziamenti.