Fondo patrimoniale e Agenzia delle Entrate: l’ipoteca sulla casa

di Daniele Pace Commenta

Il fondo patrimoniale non può nulla quando ci sono cartelle esattoriali non pagate, nei confronti del debitore, e un'eventuale ipoteca sulla casa.


 Le domande sulle possibili protezioni che un fondo patrimoniale può garantire contro l’esosità del fisco, in questo periodo di crisi, dove molte persone oneste non riescono a far fronte ai propri debito, sono molte.

Il fondo patrimoniale però non può nulla quando ci sono cartelle esattoriali non pagate, nei confronti del debitore, e un’eventuale ipoteca sulla casa resta valida.

L’Agenzia delle Entrate può dunque iscrivere l’ipoteca nel debito e pignorare l’immobile in caso di eventuali cartelle non pagate. Così si sono espressi i giudici in Corte di Cassazione, nel caso dell’aggredibilità di un immobile da parte del fisco, benchè inserito in un fondo patrimoniale, nel caso di debiti per esigenze familiari o da attività lavorativa, professionale o aziendale. La sentenza è la n. 17076/17 dell’11.07.2017, e non fa altro che confermare l’attuale principio che vede l’Agenzia delle Entrate prevalere sul fondo patrimoniale, che prima era utilizzato proprio allo scopo di proteggere i propri beni dal fisco. In sostanza si tratta di una sorta di abolizione, del fondo, in quanto utilizzato principalmente a quello scopo, in quanto rendeva non pignorabili i beni. Rimane comunque la protezione da altri creditori, ma solo dopo cinque anni dalla costituzione del fondo, e comunque, anche trascorso questo tempo, solo per esigenze familiari.