Manovra e rivoluzione TV: arriva il nuovo decoder

di Daniele Pace Commenta


 Il mondo della TV continua la sua rivoluzione verso il digitale terrestre totale e ci saranno delle novità, contenute nella manovra finanziaria, dal 2020, per attuare la normativa europea. La Legge di Bilancio 2018 attua il passaggio dei canali al Dvb-T2, che non è compatibili sui vecchi dispositivi, anteriori all’anno in corso. Servirà o una nuova Tv o un nuovo decoder. Una spesa ingente per i cittadini, che potranno usufruire degli incentivi messi a disposizione dal governo, circa 100 milioni, equivalenti a 25 euro a decoder. La rivoluzione va ad adeguare lo standard europeo delle frequenze, in cui si dovranno eliminare le frequenze da 700 Mhz per fare spazio alle reti mobili a banda ultra larga 5G. Per non togliere spazio ai canali esistenti, serve dunque un rimodellamento delle frequenze, che saranno più compresse, ma, come promettono i tecnici, miglioreranno le loro prestazioni, con una maggiore qualità di visione. Si procederà per regioni, in modo da dare tempo a tutti gli operatori e a tutti gli utenti di adeguare i loro decoder. Vi è poi la scelta, che dovranno fare i vari canali, se sfruttare il nuovo Dvb-T2 o il codec Hevc. A seconda di questa scelta varierà la quantità di televisioni compatibili, 60% per il primo, 5% per il secondo, e quindi la possibilità di usare gli incentivi.