L’imposta di bollo nei conti correnti cointestati

di Gianfilippo Verbani Commenta

In questo post troverete descritto come viene applicata la normativa relativa all'imposto di bollo che viene richiesta su conti correnti bancari e postali e libretti di risparmio per l'invio delle comunicazioni periodiche.


 Come viene applicata la normativa della tassazione nei conti correnti contestati? È vero che si può, attraverso una soluzione di questo genere, avere un certo risparmio sulle spese del conto corrente, oppure ci sono dei casi che fanno eccezione e di cui è meglio essere informati? Vediamo quindi come viene applicata la normativa dagli istituti bancari in Italia.

L’imposta di bollo nei conti correnti cointestati

La normativa nazionale sull’imposta di bollo, regalata da due decreti ministeriali, di cui l’ ultimo del 2012, prevede che le comunicazioni – nel caso specifico di un conto corrente l’invio dell’ estratto conto, ma in genere relativa a conti correnti e libretti di risparmio –  inviate alle persone fisiche, siano soggette ad una imposta di bollo su base annua pari a 34,20 euro. Sempre per le persone fisiche, però, se il valore medio della giacenza non supera i 5 mila euro nel periodo del rendiconto, non si applica questa imposta.

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In secondo luogo, poi, per la determinazione di questo limite di 5 mila euro si deve tenere conto della presenza di altri eventuali rapporti, conti correnti libretti di risparmio, a secondo dei casi, intestati alle stesse persone. Se la somma delle giacenze supera il limite l’imposta sarà dovuta per tutti i rendiconti inviati nel periodo, sempre in relazione al periodo del rendiconto.

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È infine necessario tenere presente che l’imposta viene rapportata ai giorni effettivi di durata del periodo rendicontato, quindi se viene rendicontato un trimestre solare con estratto conto trimestrale, l’imposta viene calcolata sulla base dei giorni effettivi del trimestre, dividendo la cifra di 34,20 euro per questi giorni.

Nei conti correnti cointestati, quindi, come in tutti gli altri conti, è necessario considerare anche se gli stessi intestatari hanno altri rapporti della medesima specie attivi.