Si riduce la durata media dei prestiti tra il 2010 e il 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La crisi economica in atto da alcuni anni a questa parte ha apportato alcuni cambiamenti sostanziali all’interno del mercato italiano dei prestiti. Negli ultimi tempi, infatti, non sono solo diminuite di numero le erogazioni totali, a causa della crisi di liquidità che il sistema bancario sta attraversando, ma sono anche cambiate le richieste inoltrate dai clienti. 

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Per quanto riguarda prestiti e finanziamenti, dunque, negli ultimi tre anni sono diminuiti di media non solo gli importi erogati, in concomitanza con la riduzione del reddito a disposizione di famiglie e imprese, ma anche la loro durata media, che si è fatta più breve del passato.

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Sulla base dei dati statistici raccolti dall’Osservatorio di PrestitiOnline, dunque, tra il 2010 e il 2013, sono di gran lunga aumentati i prestiti richiesti per effettuare lavori di ristrutturazione e per far fronte a spese di arredamento, grazie anche alle agevolazioni fiscali concesse negli ultimi anni, ma le loro caratteristiche interne sono cambiate.

I prestiti per ristrutturazione a 120 mesi nel 2010 rappresentavano il 30,6% del totale, mentre nei primi 10 mesi del 2013, cioè fino ad ottobre sono stati pari al 18,25%. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati all’arredamento, la durata di 120 mesi è scomparsa dalle statistiche più recenti, anche se nel 2010 rappresentava quasi il 12% del totale.

Oggi il prestito più richiesto arriva a 48 mesi, dunque 4 anni, sia per i lavori di ristrutturazione che per le spese di arredamento, segno che a livello finanziario – e non solo – si è praticamente smesso di pensare a lungo termine.