Prima e seconda casa: cambiano i mutui

di Daniele Pace Commenta


 Sono molti gli italiani che hanno la seconda casa per le vacanze, e sono molti quelli che la vorrebbero. Per prendere una seconda casa serve un mutuo, che è diverso da quello per la prima casa, dove si vive normalmente. Se la prima casa è una necessità, la seconda casa è invece un “optional”, e per questo il mutuo è più caro, anche se oggi i tassi d’interesse sono molto bassi e anche il mutuo per la seconda casa può essere conveniente.

Le tasse sulla seconda casa però, sono sempre più alte, e vanno ad incidere anche sui costi del mutuo. Innanzitutto l’imposta di registro passa dal 2 al 9 per cento, ma non cambia quella ipotecaria e catastale, nel caso di compravendita tra privati. Nel caso di compravendita da impresa sottoposta ad Iva, l’imposta di registro è del 10% nel caso di una seconda casa normale, mentre se la casa è nella fascia “lusso”, allora il costo dell’imposta sarà del 22 per cento, e le imposte catastali e ipotecarie fisse passano da 50 a 200 euro per imposta. Poi, nel caso della seconda casa, gli interessi passivi e gli oneri accessori non possono più, come nel caso della prima casa, essere detratti sulla dichiarazione dei redditi , del 19 per cento. In questo caso, lo stato non fa nessuno sconto.