Se “Conto su IBL” per me il 4,50%!

di Gianfilippo Verbani Commenta


 In tempo di crisi, e questo lo è (ormai il rischio del “double dip”, ossia della doppia recessione, è ad un solo passo), bisogna prestare ancora maggiore oculatezza al denaro, alle spese ma anche ai propri investimenti. Il Premio Nobel per l’economia 2011 non ha nascosto la propria incertezza, affermando che ha intenzione di tenere liquidi i soldi della vincita (circa 1,5 milioni di euro, da dividere con i propri sodali) in attesa di capire come ha intenzione di muoversi la macchina del mercato internazionale. Noi non siamo così informati, e – mediamente – neppure abbiamo a disposizione un capitale tanto ingente, perciò possiamo anche pensare di orientarci verso altre formule di accumulo del capitale e di investimento.

Oggi vogliamo vedere la proposta di IBL Banca, un marchio che si è imposto all’attenzione del pubblico un paio di anni or sono grazie ad una campagna pubblicitaria che aveva come protagonista un cane bassotto, al pari della rata offerta per il finanziamento che si andava ad accendere. Ora, invece, parliamo del deposito Conto su IBL, e le proporzioni si invertono: se infatti per invogliare il pubblico ad affidarsi ad un nuovo agente bisognava, un tempo, abbassare il costo del finanziamento, è chiaro come ora – trattandosi invece di un investimento – per ingolosire la platea dei risparmiatori si debba puntare su un interesse applicato che sia il più alto possibile.

IBL Banca offre un rendimento del 4,50%, che in tempo di crisi e di taglio del costo del denaro (non è avvenuto, ma siamo reduci da una serie storica di deprezzamento importante resasi necessaria per far ripartire i consumi e l’economia nel suo complesso) è un dato più che buono, anche se non dobbiamo dimenticare che si tratta di una percentuale cui infine bisognerà fare la tara del fatto che si tratta di un rendimento lordo, applicato solo alle somme che vengono lasciate vincolate per almeno 12 mesi.