Risparmi: tassi vantaggiosi e zero imposta di bollo su conto deposito

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 Il conto deposito è un buon modo per ottenere interessi dal nostro capitale. Per poter scegliere in modo oculato l’offerta migliore è importante verificare alcuni elementi, tra cui gli interessi ottenibili e il pagamento dell’imposta di bollo per il conto deposito. Questo perché differenze anche minime ci possono portare a un guadagno netto molto diverso nel corso dei mesi.

L’imposta di bollo

Nel nostro Paese sui conti correnti e sui conti deposito lo Stato richiede il pagamento della cosiddetta imposta di bollo. Per i conti correnti si tratta di una cifra prestabilita, pari a poco meno di 35 euro all’anno, che alcune banche suddividono in pagamenti trimestrali; l’imposta di bollo sul conto deposito è invece pari allo 0,2% calcolata a fine anno sulle giacenze, senza alcun tetto massimo per le persone fisiche; per i soggetti diversi invece esiste un tetto massimo di 14.000 euro. In pratica si tratta di una tassa pari al 2 per mille annuo su quanto rimane depositato sul conto deposito. Detto questo, quando si decide di aprire un conto deposito è importante verificare le condizioni a contratto per quanto riguarda il pagamento dell’imposta di bollo. Ci sono infatti diversi istituti di credito che si impegnano a saldare tale tassa per i propri clienti, cosa che si traduce chiaramente in un aumento degli interessi ottenuti a fine anno. Chiaramente se l’importo versato sul conto deposito è minimo, tale sarà anche l’imposta, motivo per cui il pagamento potrebbe non pesarci in modo sensibile. Se invece possediamo un capitale importante questa proposta da parte della banca può essere decisamente allettante.

I tassi di interesse

Quando si deve decidere di aprire un conto deposito è importante anche valutare, ovviamente, i tassi di interesse garantiti dalla banca. Stiamo parlando del guadagno effettivo che potremo ottenere, al netto di trattenute e spese accessorie, indicazione che ci deve venire fornita prima della stipula del contratto di apertura del conto. Di solito stiamo parlando di cifre inferiori all’1%, ma molto dipende da una serie di fattori, primo tra tutti l’offerta del singolo istituto di credito. Esistono poi diverse offerte momentanee: spesso le banche attirano nuovi clienti proponendo tassi di interesse sul conto deposito molto allettanti soprattutto per il primo anno dal momento dell’apertura del conto. Tali tassi non si possono ottenere in seguito sul medesimo conto.

Conti vincolati

Per riuscire a spuntare dei tassi di interessi più elevati è anche possibile valutare l’eventualità del vincolo. Si tratta non solo di depositare dei soldi sul conto, ma anche di impegnarsi a lasciarveli per un dato periodo di tempo, che va dai 3 mesi fino ad alcuni anni. Ovviamente l’offerta dipende dalla durata del vincolo, ma si possono trovare proposte decisamente interessanti. Il tasso di interesse garantito per il capitale svincolato viene raddoppiato, o triplicato, o anche quadruplicato in caso di vincolo, cosa che può farlo salire fino a ben oltre i 2 o 3 punti percentuali. Di questi tempi si tratta di un guadagno annuo decisamente importante, visto anche che ormai nessuna banca ci propone dei tassi di interesse sui conti correnti e che i tassi sui prestiti sono ai minimi storici.

Un guadagno sicuro

Spesso chi legge i dati che riguardano i tassi di interesse e l’offerta del pagamento dell’imposta di bollo per il conto deposito ritiene che si tratti di condizioni poco favorevoli. Si deve però sempre considerare che stiamo parlando di un investimento a rischio praticamente nullo. Rispetto ad altri tipi di investimento la possibilità di non riuscire ad ottenere quanto promesso è minima, dovrebbe fallire l’istituto di credito. Si tratta quindi di maturare interessi e guadagnare denaro semplicemente perché si versa il capitale su un conto, quindi in modo per noi quasi completamente gratuito e sicuro.