Riduzione mutuo e legge Bersani

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Dopo tante spese ecco finalmente una buona notizia: l’eredità di una defunta zia d’oltroceano, un terreno che finalmente siete riusciti a vendere, o semplicemente i risparmi di una vita. Non é sulla fonte delle vostre entrate che ci soffermeremo oggi ma sul loro utilizzo: avete un bel gruzzoletto in più e state pensando di estinguere il vostro estenuante, lungo, logorante mutuo.

L’avevate acceso con tutte le buone intenzioni e probabilmente con rassegnazione, perchè i soldi non c’erano e per acquistare la vostra dimora era necessario un finanziamento. Avete un lavoro fisso e quindi le entrate per la vostra famiglia sono stabili, questo vi ha permesso di poter sottoscrivere un mutuo. Ora che ne avete la possibilità desiderate però di liberarvi di questo pesante fardello.

Avete sentito parlare di “riduzione mutuo legge Bersani” e siamo qui per dirvi che é proprio il vostro caso. Per riduzione mutuo non si intende altro che l’estinzione anticipata, difatti é come se riduceste le rate del vostro mutuo, restituendo alla fine una maxirata che estinguerà il debito.

La legge Bersani ha previsto l’abolizione della penale di estinzione anticipata totale o parziale. La norma consente di estinguere anticipatamente il mutuo acceso per l’acquisto dell’immobile senza il sostenimento di alcuna penale, che in passato era prevista tra l’1 e il 3-4% del capitale residuo. La penale non deve essere pagata anche in caso di portabilità del mutuo, cioè se decidete di trasferire il mutuo ad altra banca senza perdere i benefici fiscali sulla prima casa.

E il notaio da pagare per la cancellazione dell’ipoteca sulla casa? La legge Bersani contempla anche l’autentica notarile (una pratica il cui costo era compreso tra i 500 e i 1000 Euro): è stata soppressa ed è ora sostituita da una comunicazione che la Banca dovrà dare alla Conservatoria entro trenta giorni dalla data di estinzione del mutuo.