Richiesta estinzione anticipata mutuo

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il mutuo è un’operazione creditizia pluriennale (di norma, pluridecennale) che può essere interrotta in qualsiasi momento mediante una transazione di estinzione anticipata del debito. In seguito alle innovazioni compiute con il decreto Bersani l’operazione è del tutto gratuita (anche per le estinzioni parziali): ma in che modo richiedere l’estinzione “prematura” del proprio finanziamento?

La richiesta di estinzione anticipata del mutuo viene effettuata direttamente presso l’istituto di credito erogante. La richiesta è generalmente effettuata mediante compilazione di un’apposita domanda formale, e necessità qualche giorno di attesa utile alla banca per predisporre un conteggio puntuale con il calcolo degli interessi maturati fino al giorno dell’estinzione pianificata.

Nel giorno preventivato per l’estinzione anticipata la banca provvederà ad addebitare l’intero debito residuo sul conto corrente del mutuatario, inviando opportuna liberatoria allo stesso proprio cliente.

In proposito, si noti come l’azzeramento delle penali per le estinzioni dei mutui sia in vigore sia per i prestiti a tasso fisso che per quelli a tasso variabile, e che è valida per tutti i mutui che vengono stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto Bersani. Per tutti i mutui che sono stipulati prima del 2 febbraio 2007, invece, la penale potrebbe continuare ad esserci, pur ricalcolata in misura “equa” sulla base di un precedente accordo tra le associazioni dei consumatori e l’Associazione Bancaria Italiana – vedi anche previsioni tassi mutui 2014.

In particolare, per tali finanziamenti la nuova percentuale viene calcolata sulla base della somma di capitale residuo, tenuto conto del tipo di mutuo e della scadenza dello stesso finanziamento.

Stesse regole valgono per le estinzioni parziali: in questo caso sarà il mutuatario a indicare alla banca la quantità di mutuo da estinguere. Il debito residuo potrà essere spalmato sullo stesso numero di rate (con conseguente abbassamento dell’importo della rata rispetto al piano originario), oppure su un minore numero di rate, con riduzione del numero delle stesse.