RC Auto, i sinistri sono in aumento

di Gianfilippo Verbani Commenta

Un 2015 negativo per quanto concerne la raccolta premi RC auto con un calo del 6,2% a 14,2 miliardi di euro.


Numeri in chiaroscuro nel settore delle assicurazioni auto stando ai risultati emersi dall’edizione 2016 dell’Osservatorio di AIBA, Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni.

 

Lo scorso anno è apparso infatti negativo per quanto concerne la raccolta premi RC auto con un calo del 6,2% a 14,2 miliardi di euro, ma negli ultimi mesi ci sono stati evidenti segnali di un rallentamento del trend, grazie soprattutto all’aumento delle immatricolazioni. Nel contempo i prezzi delle polizze sono diminuiti su tutto il territorio nazionale del 3,5% (il top a Bari: -6,1%).

L’osservatorio ha rilevato inoltre che il continuo abbassamento del prezzo del petrolio ha contribuito all’aumento dei consumi di carburante, favorendo l’incremento delle medie di percorrenza degli automobilisti italiani dopo anni di flessione: il maggiore utilizzo dell’automobile ha però portato a un leggero aumento della frequenza degli incidenti (+2,4%) dopo sei anni di calo continuo. In lieve crescita (+0,9%) anche il costo medio dei sinistri, salito a 4.574 euro.

Particolare attenzione è stata posta anche sul delicato tema delle frodi assicurative, che secondo l’AIBA continua a essere uno dei principali fattori di crescita del costo dei sinistri, ma non l’unico: contribuiscono infatti anche l’aumento dei costi per i risarcimenti per i casi di gravi danni alle persone, la mancanza della tabella unica per le macro-lesioni, l’incremento delle percorrenza autostradali e il conseguente incremento degli incidenti gravi e, buon ultimo, anche l’esaurimento degli effetti della normativa del 2012 sul colpo di frusta

L’indagine dell’Osservatorio AIBA ha poi tracciato un quadro piuttosto interessante sul rapporto tra i clienti e il mercato delle assicurazioni auto: le famiglie italiane, per esempio, continuano ad avere un unico riferimento per le polizze RC Auto (solo il 3,3% è assicurato con più compagnie), mentre resta invariata la capacità delle società di attrarre i clienti con altre tipologie di contratti. Da notare inoltre come il 56% degli assicurati RC Auto non abbia sottoscritto polizze di altri rami.

Si è infine ormai stabilizzato l’orientamento degli assicurati in favore delle polizze da acquistare sul web (lo fa il 28,0%), grazie soprattutto alla possibilità di valutare con estrema calma più di un preventivo assicurazione, anche se concretamente meno della metà sottoscrive una copertura online.