Rata Bassotta e MutuoBlock di IBL Banca

di Gianfilippo Verbani 1


 Per fare breccia nel cuore di un risparmiatore, quello italiano, più affezionato alla banca sottocasa che non al risparmio in senso stretto, c’è bisogno di campagne pubblicitarie aggressive. Per fortuna l’aggressività è solo un concetto astratto, dal momento che risiede nella capacità della reclame in questione di attirare l’occhio del fruitore del mezzo di comunicazione con una formula simpatica, oppure con il colore, infine con lo slogan del prodotto, come dimostra il fatto che alcuni tra questi sono letteralmente entrati nel parlare quotidiano. IBL Banca sembra essere riuscita nell’intento di farsi apprezzare con la sua Rata Bassotta.

Ora, indipendentemente dalla necessità che può avere ciascuno di noi di stipulare un prestito personale, certo sarà difficile far finta che non esista sul giornale una reclame che vede un cane bassotto guardare da sotto in su un altro quattro zampe, sensibilmente più grande di lui ma non per questo intento a spaventarlo, bensì ad ascoltarlo con aria stupita. Il bassotto è anche il prestito personale di IBL Banca, e vogliamo pensare che la sorpresa del cagnolone sia una conseguenza della proposta davvero shockante che IBL Banca fa ai suoi nuovi, potenziali clienti. Rate piccole, “Bassotte” appunto, per un periodo di tempo più dilatato in modo che si possa disporre del denaro che serve e rimborsarlo con una dilazione temporale decennale, anche per piccoli importi.

Fanno 59 €uro per 5mila, ma possono diventare 15mila con rate da 175 €uro o anche 24mila, e in questo caso la rata esplode fino alla quota dei 279 €uro, importo fisso per tutta la durata, a 120 mesi. Lo stesso discorso può essere fatto per MutuoBlock, altra proposta che IBL Banca fa – seppure in tono minore – offrendo ad esempio 160mila €uro di finanziamento per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa e 30 anni di rate che già oggi sappiamo rimarranno ferme a quota 612 €uro.


Commenti (1)

  1. Bhè nonostante la comunicazione aggressiva, mi sembra non si possa cadere in “tranelli” finanziari quali i tassi variabili

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