I prodotti su cui investire nel corso del 2015

di Gianfilippo Verbani Commenta

Secondo i massimi analisti internazionali nel corso del prossimo anno si potrà puntare con abbastanza fiducia sul mercato azionario, il quale garantirà un certo profitto nel Vecchio Continente.


 Tra pochi giorni comincerà per tutti gli investitori un nuovo anno economico e finanziario e si dovranno quindi scegliere nuovi prodotti di investimento e nuove forme di risparmio per la gestione del proprio patrimonio. Cosa prevedono quindi gli esperti di settore per il prossimo anno, quali saranno i prodotti su cui investire su cui dovranno puntare coloro che aspirano ad una strategia vincente?> Le previsioni economiche più importanti per l’andamento bancario nel 2015

Secondo i massimi analisti internazionali nel corso del prossimo anno si potrà puntare con abbastanza fiducia sul mercato azionario, il quale garantirà un certo profitto nel Vecchio Continente, secondo alcuni pari all’ 8,2 per cento, mentre per il mercato degli Stati Uniti si prevede un profitto del 7,9 per cento. Queste soglie si confronteranno tuttavia con una crescita economica debole all’ 1 per cento nell’UE, ma saranno comunque da tenere presente.

I principali rischi per gli investimenti nel corso del 2015

Altre buone idee per il 2015 saranno rappresentate dalle azioni del Giappone, con incrementi dell’ indice Nikkei previsti al 13 per cento. Per l’Europa invece gli analisti prevedono un incremento dell’ 11 per cento, mentre convincono meno i mercati emergenti. All’ interno del gruppo delle nazioni europee sono di sicuro più promettenti i paesi periferici rispetto a quelli centrali. Paesi come la Spagna e l’ Italia dovrebbero avvantaggiarsi maggiormente della politica della BCE grazie alla riduzione dei tassi dei prestiti per le piccole e medie imprese. In ambito europeo, tuttavia, proprio l’ Italia potrebbe rappresentare delle sorprese per gli analisti. Nei prossimi mesi l’ Italia dovrebbe beneficiare dell’ allentamento monetario voluto dalla Banca Centrale Europea, anche se rimarranno attivi dei rischi e la crescita economica generale sarà molto debole.