Prestiti senza busta paga: ottenerli è sempre più difficile

di Gianfilippo Verbani Commenta


 C’è stato un periodo in cui ottenere prestiti senza busta paga era, certamente, più semplice. Oggi giorno, invece, la crisi finanziaria nazionale e internazionale ha avuto tra i riflessi principali una improvvisa stretta creditizia da parte di banche e finanziarie, ora maggiormente attente nell’elargizione di prestiti “facili”: a farne le spese, sono stati proprio i prestiti senza busta paga, e i finanziamenti che venivano concessi a condizioni dedicate ed esclusive.

Ma cosa si intende per prestiti senza busta paga? Iniziamo con il ricordare come – all’interno di tale macro ambito di riferimento – le definizioni siano davvero tante. Una prima gamma di prestiti senza busta paga è tuttavia certamente riconducibile alla possibilità di erogare somme di denaro in favore della clientela particolarmente meritevole, che troverebbe difficoltà nell’avere accesso a ordinarie forme di finanziamento bancario.

Il nostro riferimento è principalmente legato ai giovani studenti universitari che – potendo contare su un solido curriculum studi – potrebbero aver bisogno di un finanziamento utile a supportare la fase conclusiva della propria formazione, attraverso una linea di credito concessa a condizioni vantaggiose. Il prestito per studenti meritevoli viene pertanto concesso senza necessità di acquisire buste paghe (che lo studente non sarebbe in grado di generare), nell’auspicio che quest’ultimo possa restituire correttamente il credito erogato, nel medio lungo termine.

Una seconda macro categoria di prestiti senza busta paga è invece relativo all’erogazione di finanziamenti in favore di soggetti che non dispongono di un reddito formalmente documentabile. Si tratta di un ambito particolarmente delicato, che rischia di sforare nel lavoro non correttamente formalizzato all’interno dei meccanismi retributivi, e che tuttavia viene aggirato (soprattutto dalle finanziarie) attraverso l’elargizione di crediti di varia natura, accompagnate spesso dalla presentazione di condizioni piuttosto onerose, che disciplinano l’erogazione del prestito senza busta paga.