Prestiti in calo in Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Come più volte abbiamo riportato sulle pagine del nostro sito, la situazione economica globale non ha certo favorito l’erogazione di prestiti e mutui da parte delle banche italiane.  Le famiglie, che riescono ad arrivare a fine mese con non poche difficoltà di bilancio, stanno preferendo evitare nuovi indebitamenti e, quando riescono ad accedere a un credito, lo fanno a fronte di elevati tassi d’interesse richiesti dai creditori, difficilmente sopportabili da lavoratori dipendenti o pensionati.

Stando a quanto comunicato gli ultimi dati ufficiali, la domanda di nuovi prestiti, infatti, nel corso dell’anno precedente, ha subito un calo netto del 4,7% rispetto al 2010, a causa della preoccupazione e dell’incertezza regnante nelle sfere economiche familiari, che hanno contribuito a elevare tale dato negativo, insieme a quanto applicato dalle banche, che hanno sensibilmente diminuito l’offerta creditizia, considerati gli elevati rischi di morosità dei debitori.

A potersi ritenere fortunati sembrano essere soltanto coloro i quali hanno già richiesto e pagato diversi prestiti senza ritardi, attestando la loro completa disponibilità al saldo delle rate puntuale, indicata nei registri delle principali centrali rischi; secondo quanto afferma Crif, in proposito, per questa categoria la contrazione di nuovi finanziamenti ottenuti sarebbe solo del 2,7%, confermando l’elevato tasso di solvibilità di tale target.

Situazione economica quindi difficile, che nel caso dei mutui, ha visto i tassi di interesse congelarsi sui livelli elevati a causa degli spread imposti dalle banche, a loro volta dinanzi a seri problemi di liquidità.

Cosa succederà dunque nel corso dei prossimi mesi? L’attuale tensione sugli spread non facilita certamente le cose, e le difficoltà del mercato del lavoro sembrano poter fare il resto. Continueremo a informarvi sull’evoluzione della prossima situazione, monitorando gli attesi frutti delle varie riforme che il Governo ha approvato, o ha programmato di approvare a breve.