Prestiti fondo nuovi nati toccano 36 milioni euro

di Gianfilippo Verbani 1


 Chi è diventato o diventerà genitore durante il triennio 2009-2011 potrà richiedere un prestito, a tasso agevolato, di un massimo di 5.000 euro presso gli istituti di credito e gli intermediari finanziari che avranno aderito all’iniziativa governativa per i nuovi nati. I genitori dei bambini nati o adottati negli anni 2009 e 2010 (e in futuro nel 2011) potranno recarsi presso le banche o gli intermediari finanziari aderenti all’iniziativa “Fondo di credito per i nuovi nati” per chiedere il finanziamento a tasso agevolato garantito dallo Stato. L’iniziativa ha riscosso successo e si registrano già i primi risultati positivi.

Alla fine di agosto sono risultati 35,8 milioni di euro i finanziamenti agevolati concessi dalle banche alle famiglie con nuovi nati o adottati nel corso del 2009. I dati sono stati diffusi dal gestore del Fondo di garanzia (Consap Spa), e riguardano appunto l’iniziativa messa a punto a novembre da Associazione bancaria e Dipartimento per le politiche della famiglia (presidenza del Consiglio). Si tratta finora di 7.307 pratiche gestite dagli sportelli bancari sul territorio italiano. L’agevolazione sul tasso è concessa dalle banche grazie proprio al Fondo di credito per i nuovi nati che va a coprire i possibili casi di insolvenza a fronte di risorse economiche messe a disposizione dal governo.

All’accordo – si legge in una nota dell’Abi – hanno aderito 178 istituti di credito per un totale di 23.382 sportelli (il 70% del sistema). Le operazioni di finanziamento sono garantite dal fondo per le politiche della famiglia fino a un massimo del 75% dell’eventuale insolvenza, tramite uno stanziamento di 25 milioni. Il prestito, che potrà essere concesso per un ammontare non superiore a 5mila euro, da restituire in 5 anni, è finalizzato ad agevolare le famiglie in un momento in cui devono far fronte alle spese più comuni legate alla nascita e all’assistenza dei figli.

Infine ricordiamo che il fondo, per le richieste di prestito per bambini affetti da malattie rare, concede un ulteriore contributo in conto interessi.


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