Polizze Vita, la scelta tra riscatto e rendita vitalizia

di Gianfilippo Verbani Commenta

Nel caso delle Polizze Vita è possibile fare la scelta tra rendita vitalizia e riscatto


Oggi è sempre più diffusa tra i cittadini la stipula delle polizze vita ad uso di risparmio e accumulo di capitale. Quando si è ultimata la durata dei versamenti, però, c’è da domandarsi se sussista più convenienza nel riscatto del capitale o nella rendita vitalizia. Optare per la rendita vitalizia e il riscatto del capitale della polizza vita, è un dubbio di fronte al quale si trovano tantissimi cittadini, principalmente quelli che da giovani hanno deciso di sottoscrivere una polizza vita per mettere da parte i risparmi durante il periodo lavorativo.

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Un esperto del settore cerca di chiarire i rischi e vantaggi dell’una o dell’altra scelta. Il presupposto in questi è inerente all’opzione: chi opta per la rendita vitalizia, nel caso in cui il beneficiario muoia prima di aver riscattato totalmente il premio, non potrà ottenere il restante per gli eredi. In breve, ciò che non viene versato, a causa del decesso, viene perso. Il secondo presupposto da tener presente è sull’irreversibilità della scelta, che porta ad essere sempre molto prudenti.

Sul mercato ci sono differenti tipi di polizze, quindi quando si deve effettuare la scelta tra capitale e rendita è bene valutare anche l’opzione rendita per 10 anni, la reversibilità e tutte le altre casistiche.

Per aiutare chi acquista una polizza vita nella scelta tra riscatto e rendita vitalizia, su Webeconomia viene fatto un esempio pratico: a sottoscrivere la polizza è un uomo di 35 anni che sceglie di pagare il premio per 20 anni e giunto al 55esimo compleanno viene a conoscenza di aver maturato 100 mila euro. Nel  momento in cui deve scegliere tra capitale e rendita, riflettendo soltanto in termini economici, opterebbe per la rendita vitalizia.

Il capitale, con le rivalutazioni annue del 2,5% lordo al netto delle tasse al 26%, verrebbe azzerato con assegni costanti dal 55esimo anno, fino agli 83 anni, per una somma di denaro che in media è di 4405 euro all’anno.