Per la FED il rialzo del costo del denaro sarà lento

di Gianfilippo Verbani Commenta

Sembra che la FED voglia inaugurare un nuovo corso di politica monetaria caratterizzata da un rialzo del costo del denaro ma decisamente graduale.


 Mentre il prezzo del petrolio continua ad essere piuttosto volatile e ad oscillare tra improvvisi rialzi e pesanti ribassi e mentre l’intero mondo della finanza teme per il pericolo rappresentato dal crollo del rublo, per il momento solo scampato, arrivano almeno buone notizie da oltreoceano, dove la FED ha tenuto la sua riunione conclusiva di fine anno, in seguito alla quale è stato deciso l’andamento della politica monetaria per gli Stati Uniti. Andamento che non mancherà di avere importanti ripercussioni a livello globale, Europa compresa. 

La FED prevede un aumento del costo del denaro nel 2015

L’impressione che si ricava dalle ultime rilevazioni sembra quella che la FED voglia inaugurare un nuovo corso di politica monetaria caratterizzata da un rialzo del costo del denaro. Questa tendenza, tuttavia, come affermano dall’interno, sarà graduale e non improvvisa, al fine di agevolare la ripresa. Si è infatti tenuta l’ultima riunione annuale del FOMC, il braccio destro della FED in quanto a politica monetaria, il quale quale ha confermato che il rialzo dei tassi di interesse verrà sì applicato, come previsto, ma questa operazione impiegherà un considerevole lasso di tempo.

Fed, secondo Evans il rialzo dei tassi di interesse sarà lento e graduale

L’approccio della FED sarà quindi paziente e accomodante. Questo significa che il costo del denaro nel corso del 2015 tornerà a salire ma non prima della metà dell’anno, e gli aumenti potrebbero essere più contenuti di quelli previsti in origine. Alla fine del prossimo anno, quindi, i tassi di interesse dovrebbero posizionarsi attorno all’1-1,125 per cento, quindi meno dell’1,25-1,5 per cento previsto nel mese di settembre.