Patto commissorio, vietato dalla legge

di Daniele Pace Commenta

Uno dei motivi per cui il patto commissorio è vietato, è quello di evitare la “giustizia fai da te”, che eviti la procedura stabilita per legge e garantita da parti terze.


Quando ci si imbatte in finanziamenti, e non si riesce a pagare il proprio debito, è risaputo che i beni dati in garanzia, vengono utilizzati per risarcire il creditore. Ma il patto commissorio è vietato dalla legge, e naturalmente non viene utilizzato dalle banche o dalle finanziarie serie. Ma cos’è il patto commissorio? Quando vengono dati dei beni in garanzia per un debito, questi, in caso di mancato pagamento, devono essere pignorati e venduti, per soddisfare il creditore, e nessun altra procedura è consentita, incluso il patto commissorio, ovvero il passaggio diretto dei beni nelle mani del creditore. Nel caso il patto commissorio si dovesse consumare, per ignoranza di una, o entrambe le parti, questo viene ritenuto nullo dalla legge, e il bene in questione tornerebbe di proprietà del debitore, mentre il creditore dovrebbe attivare le procedure di legge vigenti, per rifarsi del proprio credito. Uno dei motivi per cui il patto commissorio è vietato, è quello di evitare la “giustizia fai da te”, che eviti la procedura stabilita per legge e garantita da parti terze. Vi è inoltre la necessità di tutelare il debitore dalla coazione psicologica del bisogno di denaro, e della corretta valutazione tra valore del bene e valore del debito. Infine vi è la par conticio creditorium, per cui tutti i creditori sono eguali per diritto, e il patto commissorio invece, ne favorirebbe uno sugli altri.