Mutuo giovani con garanzia della Cassa depositi e prestiti (Cdp)

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Secondo quanto affermato dal responsabile dell’Osservatorio immobiliare Luca Dondi, il nuovo servizio di erogazione mutui giovani con garanzia della Cassa depositi e prestiti potrebbe produrre una crescita tra il 3 e il 5 per cento del mercato immobiliare, per un controvalore di circa 2 miliardi sui 70 miliardi di euro del valore complessivo. “Non è abbastanza” – ha precisato Dondi commentando la novità introdotta dal piano casa del governo Letta – “non ci sono le basi per la ripartenza”.

Ad ogni modo, lo stesso Dondi ammette che il piano può irrobustire un settore in caduta, soprattutto se la portata dell’intervento non verrà ridotta da sgradite novità. Basta d’altronde ricordare come nel corso dell’ultimo anno i mutui siano crollati del 50% e come l’incertezza dei redditi e la mancanza di liquidità della banche abbiano dimezzato la quantità di denaro prestata per l’acquisto di una casa, precipitata da 55 miliardi di euro nel 2011 a 26 miliardi di euro nel 2012.

Sulla base del piano casa, pertanto, gli istituti di credito potranno contare su una maggiore liquidità, in parte fornita direttamente dalla Cassa depositi e prestiti, che acquisterà obbligazioni bancarie garantite. Non risulta tuttavia ancora ben chiaro quali saranno i requisiti utili per poter avere accesso alle nuove agevolazioni, visto e considerato che solo dopo la pubblicazione in Gazzetta l’Abi e la Cassa depositi e prestiti potranno procedere a stipulare una convenzione che disciplinerà i requisiti stessi (vedi anche il tasso agevolato settembre 2013 sulle operazioni di credito).

In aggiunta a quanto sopra, un nuovo intervento sul settore dovrebbe essere garantito dal fondo di solidarietà per i mutui per la prima casa, destinato a chi un mutuo ce l’ha già, ma non riesce a sostenerlo. Il fondo sarà finanziato con 40 milioni di euro e sarà destinato alle famiglie il cui mutuo grava per più del 30 per cento sul reddito (inferiore a 30 mila euro).