Il mutuo fisso Promotion Ristrutturazione per la manutenzione casa

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Tubi che perdono, un bagno da rifare, la cucina da allargare. Forse sono i soliti discorsi tra voi e vostra moglie al sabato mattina. «Cambiamo questo, allarghiamo quest’altro». Insomma, la manutenzione. E, chissà, magari non si trovano i soldi e si sta pensando a chiedere un finanziamento. In soccorso della casa – e della vostra quiete familiare – arriva il mutuo fisso Promotion Ristrutturazione. Un finanziamento immobiliare che può essere utilizzato per dar seguito a un’operazione di ristrutturazione della proprietà ad uso abitativo. Per tutte le case. Secondo l’istituto di credito, infatti, l’unico requisito di finanziabilità sull’immobile è il regolare accatastamento ad uso di civile abitazione. Traduzione: il finanziamento si può avere per tutti i vostri appartamenti. Attraverso il mutuo fisso Promotion Ristrutturazione è possibile rendere beneficiari sia i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (che abbiano almeno sei mesi di anzianità professionale) sia i lavoratori autonomi (con almeno due anni di attività alle spalle). In entrambi i casi, l’età del richiedente non deve superare gli 85 anni al momento della scadenza del finanziamento. Per ciò che riguarda l’importo da poter richiedere, deve essere compreso tra un minimo di 30 mila euro e un massimo pari al 60 percento del valore commerciale dell’immobile offerto in garanzia ipotecaria. La durata del mutuo deve invece essere pari a 10, 15, 20, 25 o 30 anni: in ogni caso il mutuatario potrà estinguere anticipatamente, e in qualsiasi momento, il debito residuo, senza il pagamento di alcuna penale per l’effettuazione della transazione. Il rimborso avverrà attraverso pagamento di una rata con periodicità mensile. Addebitata direttamente sul proprio conto corrente. Il tasso applicato al mutuo sarà fisso per l’intera durata del contratto – per evitare anche quella variabilità che ha portato al collasso l’economia di mezzo mondo – e sarà calcolato sommando all’IRS di periodo uno spread stabilito dall’istituto di credito. Così almeno vostra moglie sarà tranquilla. Forse.