Mutui e Prestiti: famiglie in difficoltà, sofferenze boom

di Gianfilippo Verbani 1


 Un Euribor ai minimi storici non basta a spengere gli allarmi. Nonostante il tasso a cui si agganciano le rate dei mutui variabili sia rimasto a livelli bassissimi per tutto il 2009 (ancora oggi è allo 0,665%, il livello più basso della Storia), proprio il 2009 è stato un anno molto difficile per molti dei 2,7milioni di italiani che hanno contratto un prestito immobiliare. Colpa della crisi, che ha fatto perdere il posto a 400mila lavoratori e quasi altrettanti ne ha costretti a convivere con la precarietà della cassa integrazione. Chi stava ancora restituendo alla banca i soldi ottenti in prestito per comprare la casa ha visto così evaporare il proprio stipendio, e oggi non sa più come fare.

C’è chi si è messo d’accordo con la banca per cambiare il proprio mutuo, magari riducendo la rata e allungando i termini: lo dimostra il fatto che sostituzioni e surroghe hanno raggiunto quest’anno la quota del 12,3% dei mutui. C’è chi, invece, ha addirittura smesso di pagare. Secondo le rilevazioni della Banca d’Italia, sono in sofferenza l’1,5% dei mutui italiani. Le insolvenze dei mutui, in particolare, sono quasi raddoppiate tra il 2007 e il 2009, passando dall’1,1% a quota 1,8. Non sono i 350mila “a forte rischio” denunciati dall’Adusbef, non sono percetuali altissime, ma il problema si deve comunque porre.

Il vero allarme, però, è rappresentato dalle famiglie che ancora pagano, ma a quanto pare non riusciranno a farlo per molto tempo. Ok la moratoria sui mutui, ma è necessario che riparta l’economia e si torni a creare posti di lavoro perché quel 18% di famiglie che – dati BNL – hanno un mutuo ma saldano il debito con difficoltà possano tornare a vivere serene quando la moratoria sarà scaduta e si dovrà tornare a pagare delle rate maggiorate di interessi nel frattempo accresciuti. Ma se l’economia europea tornerà a correre, anche l’Euribor rischia di salire. E con esso il calcolo degli interessi…


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