Mutui: il 2017 che verrà

di Daniele Pace Commenta

Il 2017 nasce nell'incertezza, per il settore dei mutui, nonostante le nuove disposizioni di Banca d'Italia dovrebbero rendere i contratti più trasparenti.


Il 2017 nasce nell’incertezza, per il settore dei mutui, nonostante le nuove disposizioni di Banca d’Italia dovrebbero rendere i contratti più trasparenti. Non sarà solo un problema di trasparenza infatti, a frenare molto probabilmente il comparto. In Italia l’incertezza economica si unirà alle nuove regole, ma saranno i tassi di interesse a cambiare, e le buone condizioni dell’anno appena passato, non potranno essere replicate. Se in America la Federal Reserve ha già abbassato il costo del denaro, in Europa il Quantitative Easing promosso dal governatore Draghi sta per esaurire la sua spinta. La situazione bancaria italiana poi non è delle migliori, e Banca d’Italia ha già pubblicato i dati. Il credito è fermo, mentre la raccolta sale, e le banche stanno cercando di aumentare le loro garanzie patrimoniali per far fronte ad un’eventuale tempesta. Tutto questo dovrebbe far alzare i tassi sui mutui, e soprattutto aumentare i criteri di concessione. La situazione potrebbe mutare se la BCE manterrà la promessa di continuare con l’immissione di liquidità, e se il tasso Euribor, ovvero il tasso di interesse al quale le banche si fanno prestiti, si manterrà stabile. Questo potrebbe lasciare ai mutui classici ancora un po’ di ossigeno, mentre per i mutui alle giovani coppie, le agevolazioni dell’apposito fondo creato nel 2011, restano intatte.