L’indicazione dei conti correnti nella dichiarazione ISEE

di Gianfilippo Verbani Commenta

Le nuove norme, come previsto dal decreto pubblicato tempo fa sulla Gazzetta Ufficiale entreranno in vigore il prossimo 1 gennaio 2015.


 A partire dal prossimo anno entreranno in vigore nuove norme per la determinazione dell’ ISEE, ovvero dell’ Indicatore della Situazione Economica Equivalente che i cittadini italiani utilizzano al fine di richiedere le prestazioni agevolate.

In precedenza il sistema prevedeva una autocertificazione era lasciato alla buona volontà dei cittadini il fatto di indicare nella dichiarazione i dati relativi al credito e alla componente mobiliare del patrimonio, costituita da depositi, conti correnti e altri strumenti finanziari.

Come calcolare il saldo del conto corrente nel nuovo ISEE

Nella nuova forma dell’ Isee dovrà quindi essere dal prossimo anno indicato l’ ammontare complessivo di queste voci, al di là degli interessi ricavati dai singoli investimenti. La riforma ha poi portato alla nuova la dichiarazione sostitutiva unica – DSU -, nella quale sarà presente una casella che consentirà di individuare in maniera automatica coloro che hanno nascosto in precedenza i dati del proprio patrimonio mobiliare, tra cui depositi e investimenti di un certo peso, al fine di ottenere un Isee più basso. Le nuove norme, come previsto dal decreto pubblicato tempo fa sulla Gazzetta Ufficiale entreranno in vigore il prossimo 1 gennaio 2015.

Conti correnti e conti deposito entrano nei parametri dell’Isee 2015

I dati rilevati per il 2012 hanno mostrato che il 90 per cento di coloro che presentavano la dichiarazione hanno dichiarato di non possedere conti correnti bancari o postali. Dai dati ora in possesso dell’ Anagrafe Tributaria risulta invece che i conti correnti e i rapporti bancari dei contribuenti italiani erano superiori a 40 milioni e non tutti avevano un saldo pari a zero.