L’imposta di bollo cambia al 2 per mille della giacenza

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Dal cantiere della Legge di Stabilità, arriva una buona notizia per tutti i piccoli risparmiatori. La Commissione Bilancio alla Camera ha infatti recentemente approvato una nuova modifica alle norme che regolano l’imposta di bollo sui conti correnti e sugli altri prodotti finanziari. 

L’aliquota dell’imposta sui patrimoni passa allo 0,2%

E’ stato infatti abolito il precedente pagamento minimo pari a 34,20 euro ed è stata introdotta, per tutti, un’aliquota percentuale, pari al 2 per mille. Questo significa che sui conti correnti bancari e postali continuerà ad insistere la no tax area voluta dal Governo Monti, che esonera dal pagamento delle tasse tutti i depositi e i risparmi al di sotto dei 5 mila euro, ma per tutti gli altri ci sarà da pagare, a partire dal 2014, una imposta pari al 2 per mille della giacenza. 

> Quali tasse si pagano sul conto corrente?

In questo modo, quindi, viene a ridursi la pressione fiscale sui piccoli risparmiatori, che nella maggior parte dei casi erano prima tenuti al pagamento della quota minima di 34,20 euro. Si spera in questo modo di incentivare forme di partecipazione dei lavoratori alla proprietà delle aziende e alla detenzione di azioni.

Ricapitolando, dunque, la no tax area resta in vigore per i soli conti correnti. Per tutti gli altri investimenti, forme di risparmio e di rendimento, l’imposta sarà pari al 2 per mille. Come hanno suggerito alcuni, la soluzione migliore sarebbe stata quella di estendere a tutti i prodotti la no tax area. Ma in questo momento sarebbe stato difficile trovare risorse sufficienti a coprire tutte le necessità.