Leasing immobiliare, un po’ di chiarezza

di Daniele Pace Commenta


 Per l’acquisto di un immobile, non c’è solo il mutuo a cui ricorrere, ma anche il leasing immobiliare, a cui si può ricorrere quando si hanno delle difficoltà a trovare una banca o una finanziaria che conceda il mutuo. Il leasing, chiamato anche locazione finanziaria, è generalmente rivolto ai beni mobili, ma può essere concordato anche per i beni immobili. Si tratta di un contratto regolato dalla legge di stabilità 2016 per la prima casa, e da altre leggi per gli altri immobili. Invece di pagare le rate del mutuo, si paga un canone mensile, con una maxi-rata finale per il riscatto dell’immobile. In questo modo, si può usufruire del bene, come se si pagasse l’affitto, ma praticamente si versano parti del costo di affitto. La differenza sostanziale, è che se non si ha la possibilità, o la volontà, di riscattare il contratto, l’immobile passa direttamente al proprietario, senza che vi siano ulteriori complicazioni. Se invece si riscatta l’immobile, come per le auto, si diventa proprietari. In pratica, se non volete riscattare, avrete praticamente pagato un affitto. Si può anche prolungare il leasing con le stesse condizioni, o contrattandone di nuove. Il leasing in genere è più economico rispetto all’acquisto con il mutuo, e sono previste delle agevolazioni fiscali per i prossimi tre anni. Chi non ha compiuto i 35 anni e guadagna meno di 55.000 euro l’anno, può detrarre il 19% sul canone. Il canone è generalmente più alto della rata di un mutuo, ma dura di meno.