Le condizioni per l’attivazione di una carta ricaricabile con IBAN

di Gianfilippo Verbani Commenta

Le carte ricaricabili non impongono nessun rischio alla banca e per questo motivo gli istituti di credito le attivano a chi le richiede senza passare attraverso un processo istruttorio.


 In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo presentato alcune caratteristiche delle carte ricaricabili con IBAN, le carte di pagamento che possono essere utilizzate in modo molto simile ad un conto corrente, proprio perché permettono anche funzioni quali l’accredito dello stipendio o della pensione grazie all’utilizzo dell’IBAN. 

Le principali caratteristiche delle carte ricaricabili con IBAN

Le condizioni per l’attivazione di una carta ricaricabile con IBAN

Le carte ricaricabili con IBAN, anche dal punto di vista della sottoscrizione, sono strumenti molto semplici da attivare. Le carte infatti non impongono nessun rischio alla banca e per questo motivo gli istituti di credito le attivano a chi le richiede senza passare attraverso un processo istruttorio, dal momento che il contratto non prevede forme di affidamento.

Gli elementi essenziali del contratto di una carta ricaricabile con IBAN

Se si hanno delle pendenze in corso con una banca o un istituto di credito, tuttavia, anche attivando una carta di credito ricaricabile si corre il rischio che questa si avvalga della disponibilità residua per saldare i crediti vantati nei confronti del correntista.

I documenti necessari per l’attivazione di una carta ricaricabile con IBAN sono quindi i seguenti:

  • un documento di identità in corso di validità
  • il codice fiscale
  • l’apposizione della firma sul contratto.

Anche per l’attivazione di una carta ricaricabile con IBAN, tuttavia, valgono le norme previste dalla legge sull’antiriciclaggio – d.lgs. n. 231 del 21 novembre 2007 – in base alle quali i sottoscrittori devono essere sempre identificati dalle banche. In caso di istituti di credito online la procedura prevede quindi l’identificazione attraverso la filiale di un’altra banca o la figura di un promotore finanziario.