La convenienza del prestito tra privati

di Gianfilippo Verbani Commenta

Alla scoperta del social lending.


Prende sempre più piede il prestito tra privati, inteso come tipologia per ottenere credito. Chi necessita di finanziamento, di solito per cifre comprese tra 1.000 e 10.000 euro, non si reca in banca, tuttavia inserisce una richiesta su un sito che agisce da intermediario e ottiene i soldi da altre persone. Poi si restituisce il prestito con normali rate mensili.

 

 

 

 

 

 

Si tratta di un metodo conveniente? Ecco il parere degli esperti:

Il principale beneficio è che si pagano tassi anche dimezzati rispetto al mondo bancario, intorno al 5-6% di interessi contro una media del 10,5%. Ma attenzione, non è una scorciatoia alternativa per chi è stato respinto dalla banca. I siti di mediazione selezionano i richiedenti proprio come gli istituti di credito, valutando il reddito ed eventuali garanzie o insolvenze del passato. Più il profilo è rassicurante, più si riesce a spuntare un tasso di interesse favorevole.

Occorre entrare nel dettaglio, e comprendere che per chi destina i propri soldi non si tratta di beneficenza. E’ a tutti gli effetti una forma di investimento. Infatti, c’è un tasso di interesse pari al 4% sul capitale erogato. Un tasso, dunque, superiore a quello di Bot e altri Titoli Statali.

In Italia, al momento, è possibile chiedere un prestito tra privati su Prestiamoci.it e Smartika.it. A breve si aggiungeranno anche altri operatori. Ad esempio Soisy.it, che ha appena aperto. Al fine di proporre il social landing il sito deve ottenere l’autorizzazione della Banca d’Italia.

Per chi presta denaro, questa tipologia di finanziamento è rischiosa visto che il ricevente potrebbe smettere di pagare. Gli esperti suggeriscono la presenza di due garanzie.

1. Un fondo di emergenza speciale. È una riserva di denaro creata dirottando una piccola parte di tutti i finanziamenti da cui si attinge per proteggere un prestatore nel caso rimanesse scoperto. Come le banche, poi, le piattaforme di prestito si avvalgono di società di recupero credito.

2. Lo spezzettamento del prestito. Cioè, se decidi di dare 5.000 euro questi non verranno destinati tutti a un unico soggetto, ma saranno suddivisi in più prestiti per evitare i problemi di insolvenza.