La cessione del quinto e la garanzia del TFR

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La cessione del quinto è quel tipo particolare di prestito che viene erogato a dipendenti pubblici o privati e a pensionati sulla base della garanzia offerta dallo stipendio o dalla pensione che si riceve ogni mese. Il debito viene infatti rimborsato attraverso il pagamento di una rata mensile che viene detratta alla fonte, attraverso una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione. 

La cessione del quinto per lavoratori a tempo determinato

Nel caso della cessione del quinto per i dipendenti la trattenuta viene effettuata dal datore di lavoro, nel caso dei pensionati la trattenuta alla fonte viene effettuata dall’ente pensionistico. In conseguenza di questo meccanismo, il lavoratore o il pensionato riceve un assegno mensile già decurtato della rata prevista dal piano di ammortamento della cessione del quinto.

Come funziona il rinnovo ante termine della cessione del quinto

Non è tuttavia solo la retribuzione o l’assegno pensionistico ad entrare in gioco quando si sottoscrive una cessione del quinto. Anche il Trattamento di Fine Rapporto o TFR può giocare una sua parte.

Nel caso in cui il lavoratore che ha stipulato la cessione del quinto perda il lavoro, le banche che hanno erogato il finanziamento, prima di rivalersi sulla eventuale assicurazione che viene in genere sottoscritta a protezione del rimborso del prestito, sono solite rivalersi sul trattamento di fine rapporto, cioè la liquidazione maturata dal dipendente.

Il TFR può quindi rappresentare una seconda garanzia che gli istituti di credito richiedono nella concessione di una cessione del quinto, garanzia che autorizza la banca a prelevare il debito residuo dalla liquidazione, fino alla sua estinzione, in caso di perdita del lavoro.