Italia: Debiti in crescita, ma in Europa…

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Aumenta il debito degli italiani, con percentuali di crescita che definire “degne di attenzione” è riduttivo. Eppure, se il confronto viene allargato alla scala continentale, si scopre che noi abitanti della Penisola siamo ancora i più virtuosi d’Europa in materia. Ecco perché il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, nel corso della recente seduta del Consiglio europeo, si è battuto affinché passasse la mozione italiana secondo cui il calcolo del debito di un Paese non deve limitarsi all’ammontare del debito pubblico, bensì a questo deve sommare anche l’indebitamento privato (ossia quello di singoli cittadini e famiglie) in modo che nel calcolo non esistano sperequazioni.

“Nonostante la crescita dell’indebitamento delle famiglie italiane dovuto alla crisi e alle difficoltà quotidiane, siamo i meno indebitati d’Europa” conferma Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre. “Ogni famiglia italiana ha un debito medio, se ci riferiamo al 2010, pari a 24.512 euro contro i 37.094 di una qualunque famiglia tedesca, i 37.858 di una francese e (addirittura, aggiungiamo noi, ndr) i 54.640 degli spagnoli o i 67.588 della media del Regno Unito. Ma il distacco – spiega Bortolussi – rispetto ai nostri principali competitors europei risulta ancor più interessante, e grazie al cielo più confortante, quando viene posto l’accento sull’indebitamento di tutte le famiglie in rapporto al PIL

Già, perché spostando i riflettori su questo particolare versante del calcolo si scopre che i 610,4 miliardi di euro di debiti in capo ai nuclei familiari italiani incidono sul PIL del Paese per il 39,3% contro il 50,7% della Francia, l’83,5% della Spagna e il 100,1% della Gran Bretagna. Anche la virtuosissima Germania ha un valore superiore al 60%. “Percentuali, rapporti e numeri assoluti non lasciano dubbi: il nostro Paese, nonostante la profonda crisi sul fronte dell’indebitamento familiare – conclude il segretario della CGIA di Mestre – continua a reggere il confronto con i principali Paesi europei”. Alla faccia dell’Italietta…