Investimenti liquidità: MoneyBox Self Service, i nuovi tassi

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il costo del denaro sui mercati continua a crescere e di conseguenza aumentano, un po’ a macchia di leopardo, i tassi attivi offerti dalle banche su prodotti di investimento di liquidità. Anche il Gruppo bancario Unicredit ha rivisto al rialzo i tassi attivi su uno dei suoi prodotti di punta, il cosiddetto “MoneyBox Self Service“, sottoscrivibile da parte di chi è correntista di Unicredit ed ha contestualmente attivato la Banca multicanale. “MoneyBox”, infatti, è self service di nome e di fatto in quanto la sottoscrizione avviene comodamente online. Per quel che riguarda i tassi offerti, questi attualmente partono da un minimo dello 0,90% annuo lordo, ad un massimo del 2,25% annuo lordo anche in base al controvalore dell’investimento effettuato. Il regime fiscale sugli interessi maturati è al 12,5%, quindi decisamente più vantaggioso rispetto a prodotti come i conti di deposito remunerati la cui tassazione per Legge è pari al 27%.

Per “MoneyBox Self Service” non ci sono costi di sottoscrizione a fronte di un grado di accessibilità relativamente basso; l’investimento minimo parte infatti da 5 mila euro e poi per somme superiori pari a multipli di mille euro. Per poter investire in “MoneyBox Self Service” occorre avere attivo non solo un conto corrente Unicredit, ma anche un deposito titoli visto che l’operazione si prefigura in tutto e per tutto come un investimento in pronti contro termine.

Trattasi quindi di un investimento a tasso fisso vincolato con scadenze temporali che attualmente possono essere di soli tre mesi, 6 mesi, ma anche nove mesi oppure un anno. Ad esempio, per somme investite sopra i 50 mila euro “MoneyBox Self Service” offre un tasso annuo lordo al 2,25% a dodici mesi, mentre sotto i 50 mila euro il tasso annuo lordo è al 2% che, tolte le tasse al 12,5%, corrisponde all’1,75% annuo netto. Per diventare correntista di Unicredit, lo ricordiamo, basta recarsi presso le Agenzie di Unicredit Banca, Unicredit Banca di Roma, oppure quelle del Banco di Sicilia.