Salute Cash di INA Assitalia: costi contenuti, spese rimborsate e persino una Second Opinion

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Piaccia o meno, è comunque necessario constatare che – anche nonostante l’intervento massiccio del servizio sanitario nazionale – la tutela della propria salute ha un prezzo. Che poi questo sia un prezzo che si è ben disposti a pagare, specie quando risolve i problemi delle persone a noi più care quando non addirittura i nostri, è un altro discorso: resta il fatto che potersi permettere le cure necessarie è un sacrificio che non da tutti può essere affrontato a cuor leggero, ed è qui che – come si suol dire – casca l’asino, ed entrano in gioco le compagnie d’assicurazioni con i loro prodotti dedicati.

Su questo particolare settore, difficilmente potremo trovare “scoperta” una compagnia come INA Assitalia, la quale ha approntato polizze tanto numerose quanto lo sono le esigenze dei risparmiatori, specie in una materia tanto delicata. Oggi andiamo ad analizzare Salute Cash, che “fa parte del programma benessere INA Assitalia e garantisce – leggiamo dalle pagine del sito – un’indennità giornaliera in caso di ricovero dovuto a malattia, infortunio o parto, ed in caso di convalescenza post ricovero”. Già solo a guardarla così, Salute Cash sembra una polizza degna di essere presa in considerazione. Ma non finisce di certo qui…

Infatti, come continuiamo a leggere, “Va sottolineata la natura previdenziale di Salute Cash, che prevede un importo forfettario (a scelta fra 5.000 e 10.000 euro) nel caso in cui l’assicurato venga colpito da una grave patologia (infarto, ictus celebrale, chirurgia cardivascolare, cancro, insufficienza renale, trapianto di organo paralisi)”. A queste, va aggiunta la possibilità di sottoscrivere una garanzia che prevede il rimborso delle spese mediche “che si dovessero affrontare prima o dopo il ricovero”. Insomma: esami, accertamenti, visite specialistiche, trattamenti fisioterapici e chi più e ha più ne metta, il tutto ad un costo contenuto. INA offre poi la possibilità di un’assistenza a distanza (telefonicamente) così come domiciliare, mentre per i più diffidenti c’è “Second Opinion”, ovvero l’opportunità di consultare un secondo esperto prima di sottoporsi ai trattamenti clinici necessari.