In corso l’arbitrato tra Argentina e Italia per i bond del default

di Gianfilippo Verbani Commenta

È iniziata presso la Banca Mondiale l' udienza conclusiva di questa lunga disputa che vede opporsi gli obbligazionisti italiani riuniti in una task force e il governo argentino.


 È in corso in questi giorni a Washington negli Stati Uniti l’ ultima battaglia legale per trovare soluzione alla disputa che da anni divide Argentina e Italia e più esattamente il governo argentino e gli investitori italiani che ai tempi dei grande default del 2002 avevano acquistato bond dal Paese. L’Argentina però ha da tempo già dimostrato di non essere disposta a rispettare gli impegni presi a livello internazionale pagando quanto dovuto.

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È così iniziata presso la Banca Mondiale l’udienza conclusiva di questa lunga disputa che vede opporsi gli obbligazionisti italiani riuniti in una task force e il governo argentino.

La disputa con gli italiani non è però l’unica pendenza degli argentini, ma nello stesso periodo la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il ricorso con il quale il governo chiedeva di non poter pagare oltre 1,3 miliardi di dollari per gli hedge fund che possiedono bond nel paese, i fondi che non hanno aderito al cambio sul debito.

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L’Argentina ha in parte sanato i debiti maturati nel 2001 in occasione del default pagando quanto dovuto ai creditori pubblici, ma ora si rifiuta di onorare gli impegni presi con i creditori privati. Sono così in programma due settimane di udienze nel corso delle quali saranno ascoltati i difensori delle due parti, i funzionari del governo argentino, consulenti di economia e esperti di diritto che avranno il compito di calcolare i danni sofferti dai creditori italiani.